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Recensione del libro: La storia di famiglia di 1.500 pagine di un nonno sostiene l'ultimo romanzo di Claire Messud

Segreti e vergogne — ogni famiglia ne ha la propria parte. Quando è arrivato il momento di scrivere il suo romanzo più autobiografico, Claire Messud si è basata su una storia di famiglia di 1.500 pagine compilata dal suo nonno paterno. Il risultato, 'Questa strana storia eventful', si estende su un terzo di queste pagine — 423, per l'esattezza — per raccontare la storia di tre generazioni di una famiglia algerina francese sradicata dalla loro patria coloniale, che non ha mai trovato un altro luogo dove si sentissero così completamente a casa.

La storia è raccontata dal punto di vista del fieramente francese, devotamente cattolico, patriarca Gaston; suo figlio senza radici, cosmopolita, Francois; e sua figlia timorata, illusa, danneggiata psicologicamente, Denise. Completano il coro Barbara, la bellissima moglie protestante, nata in Canada, di Francois, divisa tra i ruoli di moglie, madre e figlia mentre lotta per ottenere una laurea in legge nell'apice degli anni '70 dell'era del 'women's lib' mentre cresce le loro due figlie e prepara ricette di Julia Child per le cene; e infine, la nipote di Gaston, Chloe, una sostituta dell'autore, erede di questa 'strana, eventful history' e, alla fine, svelatrice dei segreti di famiglia e forse, esorcizzatrice della vergogna.

Dietro il 'rituale infinito' delle loro vite frenetiche — dalla nascita alla morte, dalla scuola elementare al ritiro — Messud è profondamente consapevole che si sta svolgendo una storia più vasta, che abbraccia epoche e continenti, percepita solo a sprazzi da vari membri del clan. Ad esempio, quando Francois chiama Barbara per raccontarle di un terribile incidente sul sito di un'operazione mineraria in Australia, dove sono stati mandati per il suo lavoro, lei pensa, 'Cosa c'era lì? Non niente. Era una casa tribale aborigena: prima che fosse trasformata in un inferno distopico, era stata intatta per migliaia di anni, le persone che vi abitavano vivendo leggeramente e con risorse sulla terra come gli animali e gli uccelli.'

Per i fan di Messud, i cui romanzi precedenti includono il bestseller del 2006 'I figli dell'imperatore' così come 'La donna di sopra', quest'ultimo lavoro sarà ambrosiale, colmo di lunghi passaggi che tentano di catturare le sensazioni evanescenti della vita — il tatto, il gusto, i suoni, gli odori, il sempre mutevole registro della luce. Altri potrebbero perdersi in dense, descrittive passaggi che si susseguono interminabilmente, dovendo un debito alla scrittrice modernista inglese Virginia Woolf,, una delle eroine letterarie di Messud. Eppure tutto sommato, il libro è un'opera maestosa, una meditazione cupa e gioiosa sulle consolazioni e le delusioni dell'impero, della nazione, della fede e della famiglia.

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Recensioni dei libri dell'AP: https://apnews.com/hub/book-reviews

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